IL LIBRO DI TUTTE LE COSE

dal romanzo di Guus Kuijer

Una coproduzione Teatro Pan, Bam!Bam Teatro, LAC Lugano, Repubblica e Canton Ticino DECS Swisslos, Comune di Lugano e con il sostegno del Dipartimento delle istituzioni
Lo spettacolo è stato realizzato con Repubblica e Canton Ticino DECS Swisslos, Comune di Lugano e con il sostegno del Dipartimento delle istituzioni.
Con la partecipazione di Unicef Italia con il patrocinio di Telefono Rosa.


regia: Lorenzo Bassotto
aiuto regia: Monica Ceccardi
adattamento: Lorenzo Bassotto e Monica Ceccardi
creattrici: Viviana Gysin, Cinzia Morandi
creattori: Lorenzo Bassotto, Roberto Maria Macchi
disegni scene e costumi: Beatrice Alemagna
realizzazione costumi: Floriana Setti
realizzazione scene: Roberto Maria Macchi
maschere e pupazzo: Alessandra Faienza
musiche originali: Olmo Chittò
light design: Claudio Modugno
foto e video: Barbara Rigon
organizzazione: Daniele Giovanardi e Antonella Carli

Fascia d'età: dagli 8 anni
Durata: 70 minuti

Thomas ha un padre severo e violento, che crede in un Dio altrettanto rigido.
Thomas ha un segreto: vede cose che nessun'altro vede.
Thomas ha un sogno: “diventare felice”.
E come gli dice una vicina di casa un po’ strega, un buon inizio è smettere di aver paura.
Un successo internazionale, uno dei libri più importanti della letteratura olandese:
un breve romanzo di formazione dall'umorismo surreale e irriverente, una storia meravigliosa sul potere
della fantasia e la forza dell’unione.
“Che cosa vuoi diventare da grande?”
“Da grande diventerò felice”
“Perdio, questa sì che è una buona idea. E sai quando si comincia ad essere felici?”
“Quando non si ha più paura”
“Smetterai di avere paura?”
“Si, delle streghe di sicuro”
Vedere cose che gli altri non vedono, dare spazio all’unicità e alla straordinarietà della visione di un bambino. Attraverso il suo sguardo la realtà si trasforma, ma cos’è poi la realtà? Non scegliamo di raccontare la storia di un bambino ma di diventare tutti noi quel bambino. Il romanzo di Guus Kuijer Il libro di tutte le cose ce lo consente ed è il motivo principale della fascinazione che il testo suscita. L'autore infatti ci dipinge il mondo di Thomas facendocelo vivere dall'interno: tutti noi siamo Thomas. Ogni spettatore sarà infatti il protagonista e quello che vede accadere sul palcoscenico sarà il mondo filtrato dagli occhi di un bambino, il bambino Thomas ma anche il bambino più o meno nascosto in ognuno di noi.

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